I rider tendono ad essere i più etichettati tra i guidatori su strada. Vengono considerati “tranquilli” o “scavezzacollo”. Si tratta di etichette ormai obsolete ma esistono alcune caratteristiche che accomunano maggiormente tutti i rider. Scopriamo quali sono.
Quali sono le 5 caratteristiche che accomunano i rider?
I rider sono accomunati da almeno 5 caratteristiche. Scopriamole insieme.
La passione per l’avventura
Andare in moto è permeato da un profondo senso di avventura. Questo può derivare forse dal fatto che un rider in linea di principio corre maggiori rischi su una due ruote o forse dalla maggiore propensione che hanno i motociclisti ad esplorare costantemente le strade non battute, imbarcandosi alla ricerca di posti mozzafiato.
Le moto sono da sempre un simbolo universale di avventura.
Non c’è da meravigliarsi che questa affinità per l’avventura vada ben oltre la strada e si estenda in vari altri aspetti della vita multidimensionale dei motociclisti. Essi tendono solitamente ad amare gli sport estremi e di combattimento. Raramente si accontentano dello status quo, in qualsiasi forma esso si presenti. E sono generalmente attratti da stili di vita attivi che li tengono sulle spine.
L’autonomia e l’autosufficienza
Chiunque prometta amore ad un veicolo monoposto non può essere un “tipo appiccicoso.” Una moto è come un’estensione del suo pilota, una compagna di viaggio personale che di solito è tutta la compagnia di cui i rider hanno bisogno.
E l’ autosufficienza non si limita solo alla mancanza di posti extra. I motociclisti tendono a fare del loro meglio per prendersi cura della loro moto da soli il più possibile, invece di affidarsi esclusivamente a servizi professionali.
Lavorare sul loro amato veicolo, mettere costantemente a punto, riparare ed aggiornare diverse componenti porta ai motociclisti tanta gioia quasi quanto la guida stessa.
Guidare una moto è considerato un privilegio. Ogni motociclista che si rispetti deve avere almeno un bagaglio minimo di strumenti, abilità e il know-how per usarli, prima di arrendersi e chiamare un professionista per ricevere assistenza. Altrimenti, la moto non sarebbe altro che un espediente. Questa autosufficienza è tanto un tratto spontaneo quanto una peculiarità che nasce dalla necessità. I rider, infatti, devono spesso adattarsi al volo e fare aggiustamenti sulla strada.
L’amore primordiale per le moto
I motociclisti possono anche desiderare moto da sogno, o componenti che vorrebbero migliorare. Ma non vedrai mai un rider che tratta la sua due ruote con noncuranza o con mancanza passione, non importa quanto vecchia e malconcia possa essere.
Ogni graffio su una moto è un ricordo, un’esperienza, un segno del profondo legame che ha costruito con il suo pilota nel corso degli anni. Questo rapporto è paragonabile solo a quello tra un cowboy e il suo fedele cavallo!
La fedeltà
Uno dei tratti più nobili e meritevoli di menzione che è stato giustamente romanzato in molti film, canzoni e, più recentemente, nell’iconica serie TV Sons of Anarchy. Anche se le storie ruotano intorno al classico stereotipo dei club di motociclisti fuorilegge, il concetto di fratellanza e attaccamento tra loro fa sì che le narrazioni rendano onore sia ai motociclisti sia a tutti coloro che girano in modo romantico attorno a questo mondo esclusivo.
Il senso della responsabilità
Nonostante abbiano la reputazione di essere spericolati, i motociclisti devono avere il doppio del senso di responsabilità di un guidatore d’auto per compensare la mancanza intrinseca di sicurezza delle moto, non certamente paragonabile con quella dei veicoli a 4 ruote.
Questa responsabilità spesso trascende anche la strada, in quanto i motociclisti dimostrano una maggiore adattabilità in molti aspetti della vita che forse rafforza la loro caratteristica autosufficienza.
I motociclisti sono probabilmente i guidatori più caratteristici, sia sulla strada che fuori. Guidare una moto è, come minimo, una passione che non può essere soffocata dal ragionare sui maggiori rischi o sui possibili inconvenienti. Al suo meglio, è uno stile di vita romantico, una cultura, un movimento, una religione, se vuoi, che unisce persone di tutti i ceti sociali intorno ad un veicolo che fa battere il cuore, sia che lo stai guidando sia che ne stai semplicemente parlando.