L’utilizzo delle protezioni moto alla guida è sia un presidio di sicurezza assoluto che un gesto – prima di tutto – di buon senso. Il Codice della strada moto è molto chiaro quando al comma 1 dell’articolo 171 spiega che ‘durante la marcia ai conducenti e agli eventuali passeggeri di ciclomotori e motoveicoli è fatto obbligo di indossare e di tenere regolarmente allacciato un casco protettivo conforme ai tipi omologati…’. La violazione, sempre secondo la normativa, viene sanzionata con una multa il cui importo può andare da 80 a 323 euro. Nel caso in cui poi nell’arco di due anni vengano commesse in relazione al comma 1 infrazioni per almeno due volte, viene disposto il fermo amministrativo di 90 giorni.
Abbigliamento tecnico per la moto: le cose da sapere
Tra le protezioni obbligatorie moto, oltre al casco, bisogna indicare l’abbigliamento tecnico. Vediamo in che cosa consiste, facendo riferimento al ddl 1720 sulla sicurezza stradale del 2010 che ne ha sancito l’utilizzo. Stiamo parlando di:
- guanti;
- giacca;
- paraschiena.
L’obbligo di indossare protezioni moto riguarda tutti i centauri: il loro impiego dipenderà dal livello di potenza specifico del singolo motoveicolo. Il casco moto è per esempio la sola protezione obbligatoria quando la potenza stia al di sotto degli 11 kW, mentre tra gli 11 kW e i 25 kW saranno richiesti sia il casco integrale che i guanti e la giacca tecnica (quest’ultima sarà chiamata a proteggere spalle e gomiti). Per quanto riguarda poi una potenza compresa tra i 25 e i 52 kW, serviranno come protezioni moto il casco, i guanti e la giacca ma anche il paraschiena. Quest’ultima, in caso si superino i 52 kW di potenza, dovrà essere integrale inoltre saranno necessarie anche protezioni moto ad hoc per le gambe e, in particolare, per le ginocchia.
L’importanza del casco moto integrale e come sceglierlo
Quando si parla di sicurezza moto la mente corre all’immagine del centauro e all’accessorio più iconico e importante, ovvero il casco integrale. Un oggetto essenziale quando ci si mette alla guida, che ha ridotto in maniera sostanziale il tasso di mortalità. I controlli si sono fatti sempre più stringenti, così come è stata e viene portata costantemente avanti una campagna informativa a tappeto per sensibilizzare in merito all’importanza del suo utilizzo. Il casco da moto integrale è in grado di proteggere sia la testa che la bocca e il volto. Dovrà naturalmente essere ben allacciato per essere efficace e scongiurare traumi facciali o cranici.
Ma come sceglierlo? In primis occorre controllare che vi sia la necessaria omologazione, poi si dovrà valutare la corretta misura in rapporto alla circonferenza della testa. Attenzione anche al tipo di chiusura – che potrà essere ad anelli oppure a sgancio veloce, per una perfetta regolazione di volta in volta – e alla ventilazione, che servirà ad evitare che la visiera si appanni per via dell’umidità. E’ sempre bene provare il casco moto in negozio, anche per verificare il tipo e la qualità delle imbottiture (dovrete calzarlo e toglierlo agilmente). Infine uno sguardo al peso, che oscillerà – in genere – intorno al chilo.