L’aderenza permette, attraverso lo pneumatico della moto, il trasferimento al suolo di forze parallele alla superficie stradale.
Come agiscono sulla moto i pneumatici e l’aderenza?
Quando il veicolo è fermo su un piano orizzontale, quest’ultimo trasferisce al suolo sia il suo peso sia quello del pilota che agisce perpendicolarmente al piano.
Le forze che determinano una buona o una pessima aderenza si sviluppano nel momento in cui un veicolo in movimento, accelera, frena o si ferma su un piano inclinato (in salita o in discesa).
Se non ci fosse aderenza, il veicolo scivolerebbe. Oppure in fase di marcia tenderebbe a mantenere costante la sua traiettoria e velocità, come se fosse su una lastra di ghiaccio!
In questo fenomeno ha un ruolo importante il coefficiente di attrito della gomma e del fondo stradale.
Esso può essere di due tipi:
- statico, ovvero la forza massima che è possibile applicare ad un corpo poggiato su una superficie piana, prima che inizi a scivolare. L’attrito, in questo caso, mantiene fermo un corpo posto su una qualsiasi superficie.
- dinamico o radente, ovvero la forza necessaria a fare slittare tale corpo
In assenza di slittamenti, quando uno pneumatico rotola sull’asfalto, si verifica un attrito statico.
Il moto relativo della ruota rispetto alla strada è nullo. Un attrito statico nella realtà esiste a moto ferma, in quanto piccoli slittamenti del battistrada sono sempre presenti.
La moto spesso si sposta dalla traiettoria anche in modo impercettibile.
L’aderenza dello pneumatico cresce progressivamente con l’aumentare di tale deriva, fino ad un punto massimo (ovvero quello su cui si calcola il coefficiente di attrito statico).
Se su uno pneumatico, poggiato su una superficie piana sulla quale grava un carico di 100 kg, è possibile applicare una forza orizzontale di 100 kg prima che inizi a slittare, il coefficiente di attrito di quello pneumatico su quella superficie è pari a 100/100=1.
Superato il punto di massima aderenza, lo pneumatico inizia bruscamente a slittare. Ciò determina un’evidente riduzione dell’aderenza, perché l’attrito dinamico è sempre inferiore a quello statico.
Questo comporta due implicazioni fondamentali sulla guida, quali:
- spazi di frenata a ruote bloccate peggiorano sensibilmente rispetto a quelli ottenibili mantenendo le ruote entro limite di attrito statico. Ciò si verifica a causa della diminuzione dell’aderenza dovuta al passaggio dall’attrito statico a quello radente.
- quando un veicolo sbanda in curva per superamento del limite di attrito statico, il recupero è reso difficile dal fatto che l’aderenza diminuisce, a causa del passaggio all’attrito dinamico.
Uno pneumatico avente un coefficiente di aderenza pari ad 1 vuol dire che quest’ultimo consente di sviluppare accelerazioni dell’ordine di 1 g, sia in senso longitudinale che trasversale.
Per capire il concetto di aderenza di uno pneumatico, immagina una torta grande in base al coefficiente di attrito. Le varie manovre possibili attingono ciascuna la propria fetta.
Se una manovra si mangia tutta la torta, non è possibile fare altro. Se invece ne lascia una fetta, quest’ultima può essere usata per fare qualcos’altro, ma sempre rimanendo entro i limiti.
Se invece la manovra cerca di “mangiare più torta di quella disponibile”, la ruota slitta, si passa all’attrito radente, l’aderenza diminuisce e quasi invariabilmente si va a finire a terra, sia in curva che in frenata.
Quando uno pneumatico tende a perdere aderenza?
La gomma con la quale vengono realizzati gli pneumatici tende a perdere aderenza nei seguenti casi:
- quando inizia ad invecchiare. Si consiglia di evitare di montare gomme invecchiate. Verifica i codici di fabbricazione e non conservarle per troppi anni, anche se c’è ancora molto battistrada residuo.
- in seguito ai cicli di riscaldamento e raffreddamento cui le gomme sono sottoposte ad ogni utilizzo. Nel caso in cui usi la moto in città o lungo tratte brevi e frequenti, devi aspettarti un peggioramento dell’aderenza anche a chilometraggi limitati.
L’elasticità degli pneumatici fa sì che si deformino continuamente in corrispondenza della superficie di contatto con il terreno, a causa del carico gravante sugli stessi. Tale deformazione produce calore, il quale aumenta con l’aumentare della velocità e delle forze trasmesse a terra. Per questo risulta sempre utile scegliere i giusti pneumatici, valutando le caratteristiche di elasticità della gomma e la capacità di carico.
Aderenza e pressione dei pneumatici
Una pressione troppo bassa dei pneumatici ne aumenta notevolmente le deformazioni. Ciò produce un incremento del calore prodotto e può portare a fenomeni molto pericolosi, come il distacco del battistrada, il danneggiamento della struttura dello pneumatico o addirittura la sua esplosione, dovuta alla forte dilatazione dell’aria contenuta.
È fondamentale verificare periodicamente la pressione degli pneumatici.
Temperatura ideale dei pneumatici per la migliore aderenza
L’aderenza degli pneumatici varia in funzione della temperatura, la quale diventa elevata solo in corrispondenza della temperatura di esercizio. Quest’ultima è tanto più alta, quanto più lo pneumatico è d’impostazione sportiva.
Gli pneumatici per uso stradale impiegano mediamente circa 10 minuti per raggiungere la temperatura di esercizio. Ciò vuol dire che nei brevi spostamenti, l’intero percorso è svolto in condizioni di aderenza non ottimali. Per questo motivo bisogna sempre evitare le forti inclinazioni nei primi minuti di guida.
Bisogna prestare molta attenzione quando le temperature ambientali sono piuttosto basse. Esse oltre ad aumentare il rischio di ghiaccio e di brina, allungano notevolmente o rendono del tutto impossibile il raggiungimento della temperatura di esercizio degli pneumatici.
Il modo migliore per accelerare il riscaldamento consiste nel frenare ed accelerare con decisione, facendo attenzione ad evitare lo slittamento delle gomme.
Aumento del peso e aderenza
L’aumento del peso aumenta l’inerzia che gli pneumatici devono contrastare ogni volta che si sterza, si accelera e si frena. Ciò non ha effetti evidenti sulla tenuta di strada e sugli spazi di frenata, perché l’aderenza offerta da uno pneumatico aumenta all’aumentare del peso gravante sullo stesso.