Le moto da enduro da sempre affascinano appassionati e non dell’off road, ovvero del fuoristrada.
Rispetto alle enduro, le motocross sono un veicolo che può solamente circolare su piste apposite adibite a circuiti di gara. Queste moto non possiedono alcun requisito che permetta loro di poter circolare su strade pubbliche e risponde a regolamentazioni interne alle categoria agonistica a cui appartiene.
Una motocross invece è un veicolo che può circolare su strade pubbliche come una normale moto; possiede pneumatici omologati, terminali di scarico omologati e risponde a tutte le normative necessarie e adatte alla circolazione stradale, come impianti di illuminazione, targa e segnalatori di direzione.
Perché acquistare una moto da enduro?
Le moto da enduro hanno delle caratteristiche particolari, specifiche per sostenere delle gare off road più o meno impegnative. Vediamo insieme i 5 motivi validi per acquistare una moto da enduro.
1° Motivo. Le enduro hanno un motore monocilindrico
Le moto da enduro sono dotate di un motore monocilindrico, ovvero un motore con un solo cilindro, anche se di cilindrata elevata. Perché questo? Generalmente si potrebbe mettere in gioco un’equazione semplice: potenza in cavalli suddivisa in più cilindri corrisponde a maggior prestazioni in velocità, potenza in cavalli concentrata in un cilindro solo vuol dire maggiore coppia disponibile.
Sulle moto da enduro, soprattutto se preparate per gare specialistiche, la velocità estrema non è un fattore determinante, data la particolarità dei percorsi da affrontare.
2° Motivo. Moto senza carenatura aerodinamica
Le moto per l’offroad non hanno la necessità di possedere caratteristiche aerodinamiche, quindi non è necessaria alcuna carenatura. Anzi, essendo soggette a cadute rovinose, il rivestimento della moto stessa è ridotto all’osso e comprende solamente parafango anteriore, tanica per la benzina, sella e parafango posteriore.
Elementi fondamentali delle moto da enduro sono le sospensioni, che al contrario delle moto destinate a gare di velocità, posseggono un’ampia escursione corredata da una resistenza notevolmente elevata.
Se hai guardato o partecipato a una gara off road lo sai bene: queste moto devono affrontare anche salti di notevole entità e devono fornire la possibilità di atterrare in tutta sicurezza, senza che le sospensioni abbandonino il pilota.
3° Motivo. Moto ideali per una guida a basse velocità
Per gli amanti delle due ruote già rodati su strada, sarà più facile trovare feeling con un motore a 4 tempi: è l’ideale per una guida a basse velocità, ha un’erogazione dolce e il freno motore aiuta ad imparare con tutta calma come usare i freni nel modo giusto.
I 2 tempi sono detti “esplosivi”: non esiste freno motore, ci sono solo due cose da fare, tenere il gas aperto o i freni tirati. I moderni KTM 2 tempi sono ad iniezione, questo significa che hanno un’erogazione più dolce e controllata rispetto alle enduro di qualche anno fa.
Le moto 2 tempi sono più leggere visti i minori componenti meccanici che costituiscono il motore. I costi di manutenzione sono diversi tra 2 e 4 tempi.
È consigliabile un “tagliando leggero” ogni 10 ore di utilizzo (l’usura delle moto da enduro si misura in ore di utilizzo del motore, non dai chilometri percorsi) ed uno più approfondito ogni 20 ore, sia per il motore a 2 tempi in cui vengono controllati e modificati i valori dell’iniezione elettronica – che per il motore a 4 tempi in cui viene controllato il gioco delle valvole, controllati e modificati i valori dell’iniezione elettronica.
Optare per una moto da enduro è una scelta impegnativa, ma che non tradirà mai chi vuole provare l’ebbrezza della potenza e della sfida sui terreni più impervi. La velocità, che solitamente viene associata al concetto di moto, c’entra poco.
Chi si indirizza sull’enduro bada poco anche ai consumi prediligendo il rumore del “tutto gas”. Si tratta di una filosofia completamente diversa dal gran turismo, dal motoraduno, dalla praticità di un maxi scooter.
L’appassionato di moto da enduro non ha neanche la fissa per la cilindrata. Anzi, sa bene che un 125 è un ottimo livello per cominciare ad avvicinarsi a questo mondo ed anche per divertirsi tanto. Chi passa a una cilindrata superiore, di solito ha già maturato una notevole esperienza, sia su strada, sia su circuito o simili.
4° Motivo. Scomoda ma comoda allo stesso tempo!
La moto da enduro, a differenza di una stradale, è nata per “essere scomoda” perché concepita per essere guidata in piedi sulle pedane per il 99% del tempo.
I modelli KTM enduro hanno un’altezza sella di 960mm e l’altezza media delle donne italiane è di 164,6cm! Niente paura, KTM fornisce un kit di abbassamento che toglie ben 5 cm all’altezza della sella e con altri trucchi si può arrivare fino a 7 cm in meno!
5° Motivo. È possibile trovare una buona moto da enduro usata
Nuova o usata? Un budget limitato (si tratta sempre di qualche migliaio di euro) costringe a valutare un buon usato, anche recente. Basta solo scegliere il periodo giusto. È molto probabile che a fine estate si possano trovare modelli molto recenti ad un prezzo più che ragionevole.
Una moto appena uscita dalla concessionaria perde immediatamente il 22% circa del prezzo originario. Si tratta dell’Iva dovuta per l’acquisto del nuovo. A disfarsi di modelli appena acquistati in genere sono i pentiti della scelta.
Se sei un principiante scegli una moto da enduro 125 per prendere la mano con questo particolare tipo di moto. Sarà più leggero e più agile da guidare al fine di districarti nelle varie situazioni.
Per riconoscere una buona moto da enduro usata la prima cosa da fare è la verifica dei tagliandi. Tutte le case produttrici forniscono l’elenco dei tagliandi obbligatori, ma produttori come KTM e Husqvarna forniscono un elenco storico di tutti i tagliandi effettuati.
Inoltre le condizioni ambientali incidono molto sullo stato d’uso. Una moto che avrà “lavorato” parecchio sulla sabbia sarà sicuramente più attraente, ma in questo caso c’è da verificare attentamente lo stato del motore. Fai attenzione anche al radiatore: verifica se ha sempre le alette degli elementi ben dritte e non piegate.
Non dimenticare di controllare anche le saldature: alcune possono essere sospette, come quelle sul carter del motore, che potrebbe avere i coperchi usurati.
Le saldature indicano anche lo stato di salute del telaio e del forcellone. Se sono spianate, avrai di fronte una moto molto vissuta, che potrebbe presentare saldature anche nella zona canotto di sterzo.
Anche il rumore dell’impianto di scarico dice molto. Potrebbe vibrare perché i supporti elastici sono particolarmente usurati. E va quindi verificato attentamente l’ancoraggio.