Dall’invenzione della prima motocicletta avvenuta quasi 150 anni fa sono stati fatti diversi passi in avanti. Col tempo le moto sono migliorate, cambiate, si sono evolute sotto diversi aspetti. Dopo tutti questi anni, i produttori di moto hanno raggiunto la perfezione o c’è ancora spazio per migliorare? Cosa accadrà nel futuro? In questo articolo proveremo a tracciare l’identikit della motocicletta del futuro.
Come sarà la motocicletta del futuro?
Sicuramente le motociclette del futuro saranno più potenti, più efficienti nei consumi e più ecologiche di quanto possiamo ora appena immaginare.
Alcune delle moto del futuro esistono già come prototipi. Altre motociclette del futuro, invece, sono semplici concept ancora sul tavolo da disegno. Si tratta più di concetti di design che di moto funzionali.
Come già accennato le moto del futuro saranno più potenti delle moto attuali, ma saranno anche più pulite. Il futuro prossimo delle motociclette ruota intorno alla propulsione basata sulle celle a combustibile ad idrogeno, sulle batterie elettriche e sui biocarburanti.
Ad esempio, la moto con celle a combustibile Suzuki Cross Cage è un prototipo alimentato ad idrogeno che esiste già. Suzuki da diversi anni sta sottoponendo la Cross Cage a test su strada con l’ obiettivo di commercializzarla in futuro.
Il futuro però, almeno per il momento, sembra essere l’elettrico, sebbene il mercato delle moto elettriche sia ancora nelle fasi di sviluppo. Harley Davidson punta su questo settore stimando già che nel 2030 il mercato globale delle due ruote elettriche si espanderà dall’attuale 6% al 25%.
C’è anche chi punta alle alte prestazioni anche nell’elettrico, come la MotoCzysz E1pc, che è la moto elettrica più veloce del mondo. E non c’è da meravigliarsi visto l’imponente banco di batterie al centro del veicolo.
Come sarà l’identikit della motocicletta del futuro?
Con il passare degli anni e l’avanzamento tecnologico si avranno notevoli cambiamenti nel settore. La motocicletta cambierà anche in base all’evolversi della crisi climatica che stiamo affrontando. Vediamo in prospettiva come può evolversi nei prossimi 50 anni.
Prospettiva 2030
Tra dieci anni le moto saranno ancora abbastanza affini a quelle che si vedono oggi negli showroom. La stragrande maggioranza userà ancora motori a benzina a quattro tempi, raffreddati ad acqua.
Le poche opzioni elettriche disponibili non saranno ancora in grado di fare la differenza. L’elettronica, però, si è evoluta in modo significativo. Così tanto che l’high-side su una moto sarà solo un brutto ricordo del passato.
Anche le moto più economiche avranno motori più silenziosi e gli intervalli di manutenzione si allungheranno di decine di migliaia di chilometri per alcuni modelli.
Nel 2030 la Cina venderà più moto di tutte le altre Nazioni esistenti.
Prospettiva 2040
Quando arriveremo al 2040, Greta Thunberg ed il suo esercito internazionale di ambientalisti avranno costretto tutti i leader mondiali a sovvenzionare i veicoli elettrici.
La tecnologia delle batterie e dei veicoli elettrici è migliorata esponenzialmente durante il decennio precedente.
La maggior parte dei veicoli a quattro ruote sono ora alimentati a batteria, ma l’industria della motocicletta è ancora in ritardo sull’elettrico.
Per andare incontro alla transizione ecologica, ma anche per incassare le relative sovvenzioni governative, la maggior parte dei principali produttori inizia a sviluppare motociclette ibride, ovvero moto alimentate sia a benzina che ad elettricità.
Le vendite di moto ibride superano rapidamente le vendite di quelle convenzionali e, in breve tempo, avere una motocicletta a benzina è considerato superato ed anti-ecologico.
Prospettiva 2050
La benzina diventerà sempre più difficile da reperire. Quando arriveremo al 2050 il mondo delle motociclette sarà ormai al passo con il settore automobilistico.
Le moto in circolazione saranno completamente elettriche. Le moto a batteria sono ora altrettanto veloci e possono andare ancora più lontano di quanto abbiano mai potuto fare con le moto a benzina, anche con un pieno di carburante. Le batterie sono ora così perfezionate ed ottimizzate per immagazzinare energia che, piuttosto che alimentare un semplice motore elettrico, possono alimentare dei “super propulsori”, che oggi devono ancora essere inventati.
Le motociclette saranno in grado di andare a centinaia di chilometri all’ora. Ma sarà proibito farlo perché saranno dotate di un trasmettitore governativo che emetterà automaticamente una multa in caso di violazione del limite di velocità.
Prospettiva 2060
Con diverse fonti di energia a disposizione e nuovi metodi di propulsione, le motociclette saranno ancora più irriconoscibili.
Nel 2060 i produttori svilupperanno costantemente nuove ed innovative motociclette. Una di queste innovazioni, sviluppata in un qualche laboratorio, utilizzerà elettromagneti a bordo per opporsi all’attrazione magnetica del nucleo terrestre. Questo permette ad una moto di librarsi fino a un metro di altezza dalla superficie terrestre.
Anche se inizialmente costoso, i cinesi rapidamente invertiranno la tecnologia mettendola in produzione di massa. Presto si aggiungeranno altri produttori che implementeranno questa tecnologia sui loro modelli.
Entro la fine degli Anni ’60, le “hover bike” avranno più sistemi di sicurezza di una navetta spaziale della NASA ed è impossibile che possano schiantarsi!
Prospettiva 2070
Prima che l’industria motociclistica padroneggi del tutto la tecnologia dell’ hover-bike, i produttori si spingono sempre più in avanti.
A metà degli Anni ’70 le “hover bike” possono librarsi ad un’altitudine superiore ai 300 metri e volare ad una velocità superiore ai 1.000 chilometri orari.
Diventerà sempre più difficile stabilire ciò che sarà una due ruote e ciò che sarà un aereo. La definizione di motocicletta entrerà in una zona sempre più grigia.
L’ autorità dell’ aviazione civile probabilmente stabilirà che qualsiasi veicolo in grado di alzarsi a più di 30 metri da terra per più di 100 secondi debba essere considerato un aereo e quindi soggetto alle normative che regolano i voli aerei. Sia a terra che in aria queste motociclette del futuro possono essere gestite in modo completamente autonomo utilizzando accurati sistemi di navigazione.
Per un’esperienza più coinvolgente, possono anche essere controllate dal pilota, ma non sarà necessaria alcuna manipolazione fisica.